Lizzano
Sito web: www.comune.lizzano.ta.it
CAP: 74020
Prefisso: 099
Abitanti: 10.282
La cittadina di Lizzano si trova in un territorio pressoché pianeggiante. L'altezza varia da un minimo di 0 m.s.l.m, in prossimità della marina e della linea di costa, ed una massima di 97 m.s.l.m in prossimità delle serre di Lizzano. La casa comunale è posta ad un'altezza di 42 m.s.l.m. La Marina di Lizzano dista dal centro abitato 5 km. Il litorale, prevalentemente sabbioso e contraddistinto da una fine sabbia bianca, è contraddistinto da dune ricche di vegetazione caratteristica della Macchia mediterranea. Il paesaggio agrario è caratterizzato da uliveti, colture arboree miste, ficheti e mandorleti, alternati a seminativi e a vigneti.
La vegetazione spontanea e la macchia mediterranea occupano le zone più alte e rocciose e le zone dunali. Le campagne, ricche di testimonianze rivenienti al periodo neolitico, si caratterizzano per la presenza di muretti a secco, specchie, di circa 35 masserie sparse in tutto il territorio comunale e dei tipici trulli salentini, monumento della civiltà contadina. Il trullo (del tipo salentino detti anche truddi, pagghiare, furnieddi o casedde), è una costruzione realizzata con le pietre tolte dal terreno roccioso per renderlo coltivabile. Tali costruzioni venivano utilizzate come rifugio per animali, attrezzi e persone. Nel territorio comunale, è presente un corso d'acqua a carattere prevalentemente torrentizio, chiamato Fiume Ostone o canale dei Cupi (lu Stoni o li cupi in dialetto).
Questo fiume e l'area intorno ad esso è molto interessante sia sotto il profilo ambientale (flora e fauna) e sia sotto il profilo storico. Infatti lungo il suo corso, trovano il loro habitat naturale molte specie animali come gli anfibi (rane, rospi ecc.), pesci (specialmente anguille) e molti uccelli. Anche la vegetazione è molto ricca. Lungo tutto il corso del fiume permane un fitto canneto e molte altre specie vegetali.
Sotto il profilo storico, invece, è molto importante perché lungo il suo corso, ed in particlare vicino al mare, sono stati rinvenuti nel tempo enormi quantitativi di reperti archeologici (vasellame, oro, ceramiche, pietre lavorate, tempietti votivi, necropoli) risalenti all'età del bronzo, all'età magno-greca e un intero villaggio risalente al Neolitico. Successivamente con la stagione delle bonifiche di fine ottocento, il fiume ostone è servito a prosciugare la Palude Rotonda nei pressi di San Crispieri.
wikipedia.it
Informative
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La vegetazione spontanea e la macchia mediterranea occupano le zone più alte e rocciose e le zone dunali. Le campagne, ricche di testimonianze rivenienti al periodo neolitico, si caratterizzano per la presenza di muretti a secco, specchie, di circa 35 masserie sparse in tutto il territorio comunale e dei tipici trulli salentini, monumento della civiltà contadina. Il trullo (del tipo salentino detti anche truddi, pagghiare, furnieddi o casedde), è una costruzione realizzata con le pietre tolte dal terreno roccioso per renderlo coltivabile. Tali costruzioni venivano utilizzate come rifugio per animali, attrezzi e persone. Nel territorio comunale, è presente un corso d'acqua a carattere prevalentemente torrentizio, chiamato Fiume Ostone o canale dei Cupi (lu Stoni o li cupi in dialetto).
Questo fiume e l'area intorno ad esso è molto interessante sia sotto il profilo ambientale (flora e fauna) e sia sotto il profilo storico. Infatti lungo il suo corso, trovano il loro habitat naturale molte specie animali come gli anfibi (rane, rospi ecc.), pesci (specialmente anguille) e molti uccelli. Anche la vegetazione è molto ricca. Lungo tutto il corso del fiume permane un fitto canneto e molte altre specie vegetali.
Sotto il profilo storico, invece, è molto importante perché lungo il suo corso, ed in particlare vicino al mare, sono stati rinvenuti nel tempo enormi quantitativi di reperti archeologici (vasellame, oro, ceramiche, pietre lavorate, tempietti votivi, necropoli) risalenti all'età del bronzo, all'età magno-greca e un intero villaggio risalente al Neolitico. Successivamente con la stagione delle bonifiche di fine ottocento, il fiume ostone è servito a prosciugare la Palude Rotonda nei pressi di San Crispieri.
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La cittadina di Lizzano si trova in un territorio pressoché pianeggiante. L'altezza varia da un minimo di 0 m.s.l.m, in prossimità della marina e della linea di costa, ed una massima di 97 m.s.l.m in prossimità delle serre di Lizzano. La casa comunale è posta ad un'altezza di 42 m.s.l.m. La Marina di Lizzano dista dal centro abitato 5 km. Il litorale, prevalentemente sabbioso e contraddistinto da una fine sabbia bianca, è contraddistinto da dune ricche di vegetazione caratteristica della Macchia mediterranea. Il paesaggio agrario è caratterizzato da uliveti, colture arboree miste, ficheti e mandorleti, alternati a seminativi e a vigneti.
La vegetazione spontanea e la macchia mediterranea occupano le zone più alte e rocciose e le zone dunali. Le campagne, ricche di testimonianze rivenienti al periodo neolitico, si caratterizzano per la presenza di muretti a secco, specchie, di circa 35 masserie sparse in tutto il territorio comunale e dei tipici trulli salentini, monumento della civiltà contadina. Il trullo (del tipo salentino detti anche truddi, pagghiare, furnieddi o casedde), è una costruzione realizzata con le pietre tolte dal terreno roccioso per renderlo coltivabile. Tali costruzioni venivano utilizzate come rifugio per animali, attrezzi e persone. Nel territorio comunale, è presente un corso d'acqua a carattere prevalentemente torrentizio, chiamato Fiume Ostone o canale dei Cupi (lu Stoni o li cupi in dialetto).
Questo fiume e l'area intorno ad esso è molto interessante sia sotto il profilo ambientale (flora e fauna) e sia sotto il profilo storico. Infatti lungo il suo corso, trovano il loro habitat naturale molte specie animali come gli anfibi (rane, rospi ecc.), pesci (specialmente anguille) e molti uccelli. Anche la vegetazione è molto ricca. Lungo tutto il corso del fiume permane un fitto canneto e molte altre specie vegetali.
Sotto il profilo storico, invece, è molto importante perché lungo il suo corso, ed in particlare vicino al mare, sono stati rinvenuti nel tempo enormi quantitativi di reperti archeologici (vasellame, oro, ceramiche, pietre lavorate, tempietti votivi, necropoli) risalenti all'età del bronzo, all'età magno-greca e un intero villaggio risalente al Neolitico. Successivamente con la stagione delle bonifiche di fine ottocento, il fiume ostone è servito a prosciugare la Palude Rotonda nei pressi di San Crispieri.
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La vegetazione spontanea e la macchia mediterranea occupano le zone più alte e rocciose e le zone dunali. Le campagne, ricche di testimonianze rivenienti al periodo neolitico, si caratterizzano per la presenza di muretti a secco, specchie, di circa 35 masserie sparse in tutto il territorio comunale e dei tipici trulli salentini, monumento della civiltà contadina. Il trullo (del tipo salentino detti anche truddi, pagghiare, furnieddi o casedde), è una costruzione realizzata con le pietre tolte dal terreno roccioso per renderlo coltivabile. Tali costruzioni venivano utilizzate come rifugio per animali, attrezzi e persone. Nel territorio comunale, è presente un corso d'acqua a carattere prevalentemente torrentizio, chiamato Fiume Ostone o canale dei Cupi (lu Stoni o li cupi in dialetto).
Questo fiume e l'area intorno ad esso è molto interessante sia sotto il profilo ambientale (flora e fauna) e sia sotto il profilo storico. Infatti lungo il suo corso, trovano il loro habitat naturale molte specie animali come gli anfibi (rane, rospi ecc.), pesci (specialmente anguille) e molti uccelli. Anche la vegetazione è molto ricca. Lungo tutto il corso del fiume permane un fitto canneto e molte altre specie vegetali.
Sotto il profilo storico, invece, è molto importante perché lungo il suo corso, ed in particlare vicino al mare, sono stati rinvenuti nel tempo enormi quantitativi di reperti archeologici (vasellame, oro, ceramiche, pietre lavorate, tempietti votivi, necropoli) risalenti all'età del bronzo, all'età magno-greca e un intero villaggio risalente al Neolitico. Successivamente con la stagione delle bonifiche di fine ottocento, il fiume ostone è servito a prosciugare la Palude Rotonda nei pressi di San Crispieri.
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